SUSETTE
Atelier test, su preselezione
committente: DALE Office d’Urbanisme, Ville du Grand-Saconnex , Consorts Tissot
data: maggio 2016 – dicembre 2016
dimensione: circa 100.000 m2
consulenti: Oxalis (paesaggisti)
collaboratori: Andrea Giromini, Elisa Cavaglion, Elena Pollastrini, Mattia Ciardullo,
Tre studi di progettazione, accompagnati da una ventina di specialisti, hanno collaborato durante quattro ateliers, diluiti su sette mesi di lavoro, per riuscire a definire un progetto condiviso per il nuovo quartiere “Susette” a Grand-Saconnex.
In una zona definita a nord da due grandi infrastrutture, l'autostrada e la pista dell'aeroporto di Ginevra, a ovest dalla sagoma imponente di Palaexpo e a sud-est la rue de Ferney che divide il sito dal vecchio borgo, il programma prevede un insediamento prevalentemente residenziale (900'000 appartamenti) con alcuni servizi pubblici (una scuola, alloggi per anziani, presidio sanitario e spazi associativi) e un incremento delle attività artigianali già presenti nel sito.
Il progetto parte da alcuni principi generali tratti dall'interpretazione del contesto e della volontà di legare il nuovo intervento con il tessuto esistente:
-unire il vecchio tessuto attraverso connessioni visive e pedonali
-aprire le viste sul Jura, rafforzando il sistema di percorsi verticali
-valorizzare il ruolo di place Carantec, come polarità principale di Grand Saconnex
-collegare il sistema di grandi parchi attraverso un corridoio verde
-integrare l'edificato esistente sul sito, attualmente percepito come retro.
La struttura urbana proposta si sviluppa lungo un nuovo percorso principale, lo chemin de Jura, che attraversa diagonalmente il sito, unendo idealmente il castello di Grand-Saconnex al Jura , il percorso si conclude infatti su un parco-belvedere, che offre un punto di vista privilegiato sul grande paesaggio.
La morfologia urbana segue il tessuto esistente e si caratterizza dalla successione di quattro fasce: un quartiere villaggio, con edifici bassi e giardini privati, un quartiere degli atelier, con attività artigianali che completano le attività esistenti, un quartiere aperto dove edifici di 5-6 piani circondati da boschetti in una banda vegetale che connette il parco Sarasin al nuovo centro sportivo di Pre-du-Stand ed infine una quartiere parco dove la scala dell'edificato aumenta, in sintonia con il tessuto esistente, lasciando un'ampia apertura sul Jura.
L'obiettivo è quello di ottenere un gradiente volumetrico: si parte dalla piccola scala fino ad arrivare ad edifici alti che si confrontano con le grandi infrastrutture. Invece di negare i vincoli del luogo si è cercato di trasformare queste criticità in potenzialità.